Ferie non godute: cosa devono sapere le imprese

Una corretta gestione delle ferie tutela il benessere del dipendente e protegge l’impresa da costi e sanzioni. Conoscere la normativa è il primo passo verso un’organizzazione più sostenibile e conforme.

ferie

In breve

Le ferie rappresentano un diritto fondamentale del lavoratore, tutelato dalla Costituzione e dalla normativa europea.

Ma cosa accade se non vengono godute nei tempi previsti? E quali sono le implicazioni per le aziende?

Questo articolo guida imprese e HR manager tra normativa, obblighi e sanzioni.

1. Un diritto irrinunciabile
Ogni lavoratore ha diritto a quattro settimane di ferie retribuite all’anno, di cui almeno due da usufruire nell’anno stesso. Il restante può essere fruito entro 18 mesi, salvo deroghe contrattuali. Il lavoratore non può rinunciarvi, nemmeno volontariamente.

2. La responsabilità dell’impresa
Il datore di lavoro ha l’obbligo di:

  • comunicare tempestivamente le ferie maturate,

  • pianificarne la fruizione nel rispetto delle esigenze aziendali e personali,

  • evitare l’accumulo eccessivo, che può causare sanzioni fino a 6.300 euro in caso di controllo.

3. Le ferie non fruite
Se le ferie non vengono godute per cause imputabili all’azienda, scatta il diritto all’indennità sostitutiva e, in alcuni casi, al risarcimento del danno psico-fisico.

4. Implicazioni fiscali e contributive
Le ferie non godute vanno comunque conteggiate nell’imponibile previdenziale. Il datore può differire i versamenti (richiesta INPS entro il 31 maggio), ma non evitarli.

5. Le buone pratiche HR

  • Creare un piano ferie trasparente.

  • Monitorare i periodi di maturazione.

  • Gestire correttamente casi speciali (malattia, maternità, cassa integrazione).

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