Decreto Milleproroghe 2025: le principali proroghe di interesse per le imprese e i datori di lavoro

Tra le misure di maggiore interesse, il Decreto Milleproroghe prevede la proroga fino al 31 dicembre 2026 delle modalità operative del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese.

La proroga consente alle PMI di continuare ad accedere a uno strumento fondamentale per il sostegno alla liquidità e agli investimenti, soprattutto in una fase economica caratterizzata da incertezza e necessità di pianificazione finanziaria di medio periodo.

Viene inoltre prorogato al 31 marzo 2026 il termine per la stipula dei contratti assicurativi contro i rischi catastrofali, obbligo che interessa piccole e microimprese, inclusi i settori turismo e somministrazione.

Il rinvio offre più tempo alle aziende per valutare le coperture assicurative più idonee, confrontare le offerte di mercato e integrare questo adempimento all’interno di una più ampia strategia di gestione del rischio.

Il Decreto Milleproroghe conferma e proroga fino al 31 dicembre 2026 diversi incentivi di natura occupazionale, tra cui:

• incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica;

• incentivi per favorire l’occupazione giovanile;

• incentivi per l’assunzione di lavoratrici svantaggiate.

Queste misure rappresentano un’importante leva per le aziende che intendono investire in nuove risorse, favorendo al contempo inclusione, innovazione e sostenibilità.

Prorogati fino al 31 dicembre 2026 anche gli incentivi destinati a sostenere lo sviluppo occupazionale nella Zona Economica Speciale (ZES) per il Mezzogiorno.

La misura si inserisce in un più ampio quadro di politiche volte a ridurre i divari territoriali e a favorire l’attrattività delle imprese nelle aree del Sud Italia.